
Title | : | Portami a ballare |
Author | : | |
Rating | : | |
ISBN | : | 8864117016 |
ISBN-10 | : | 9788864117010 |
Language | : | Italian |
Format Type | : | Paperback |
Number of Pages | : | 240 |
Publication | : | First published October 22, 2012 |
Portami a ballare Reviews
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Sordo è il cuore, a volte, ti spinge proprio nel luogo della tua rovina e attutisce e storna via le voci di richiamo a non seguire la strada di sempre, quella che alla fine segui perché non sai fare altrimenti. Perché hai bisogno di morire e paura di vivere. -
La lettura di questo libro è stato come un passo di danza. Tra un volteggio e l'altro, la fine è arrivata troppo presto.
Bellissimo gioco di ruoli che cattura fino alla fine.
Ricciardi sta crescendo, se possibile, sempre di più, almeno ai miei occhi.
E Ottavio Ponzetti con lui. Non parliamo poi del fidato Mario Iannotta... -
Piacevolissima sorpresa! Sia dal punto di vista della trama che per la caratterizzazione dei personaggi. Da leggere
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e 1/2 * Qualcosa muore, anche di noi, ogni giorno, qualcosa si spezza, ma bisogna riuscire a portar via, non far finta che tutto sia come prima.
Come ultima lettura, prima dell’astinenza forzata, non mi è dispiaciuto. Ho trovato molto gradevole e puntigliosa la figura del commissario Ponzetti, deciso a risolvere il caso rinunciando anche a raggiungere la famiglia al mare, nonostante il caldo soffocante del mese di agosto. L’indagine riguarda il delitto di un ghostwriter impegnato nella stesura dell’autobiografia di un noto ballerino di tango argentino. E allora……. voilà!
[…] qualcuno si avvicina, fa una sorta di inchino, prende per mano la prescelta, le avvolge la schiena con un braccio e inizia il primo movimento. I due si guardano negli occhi, e i piedi di lui dettano il passo. Il suo avanza, e quello di lei si ritrae, e resta sempre un buco nel mezzo., i corpi non sono avvinghiati, solo allacciati, e vanno a spostare, a custodire quello spazio che resta nel mezzo.
L’amore è rispettare quel vuoto…[…]
http://youtu.be/vJKqBdB682w -
Una storia che coinvolge il commissario Ponzetti quasi alla vigilia delle ferie estive: nasconderà una passione che è ossessione, mentre il fido Iannotta ne combinerà una delle sue, non confidando all'amico commissario di essere in confidenza con una sospettata..tutto sommato, un libro gradevole.
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Un’indagine affascinante, come del resto molte indagini che hanno come sfondo un ballo seducente come il tango. Nella tipica calura romana di agosto, i nostri protagonisti si trovano coinvolti nel caso per aiutare un collega poco volenteroso e poco competente, minacciando spesso di mollare tutto e tornarsene al mare dalle rispettive famiglie, ma non riuscendoci (o non volendolo veramente) mai.
Ci sono un ghostwriter assassinato, un tanguero che gli somiglia moltissimo, una donna irlandese che sembra avere a che fare con entrambi e che a un certo punto sparisce, una biografia che racconta una storia che non doveva essere raccontata e un po’ di altre cose.
Contrariamente ai precedenti capitoli, stavolta l’ispettore Iannotta, collaboratore del commissario Ponzetti, parla poco nasconde molto e fa preoccupare il suo superiore (e amico) inducendolo a porsi domande che non vorrebbe porsi.
Sembra che l’ispettore sia stato contagiato dall’introspezione e dalla riservatezza del commissario, che ne abbia assorbito i dubbi e le insoddisfazioni, complice una recente paternità che ha cambiato non poco il suo ménage familiare. -
Questo di Ricciardi è il quarto romanzo giallo in cui compare come protagonista il commissario Ponzetti. Ponzetti è un personaggio calmo, riflessivo, colto, un uomo che, si dice, "tutti vorrebbero come amico". Non è uno "sciupafemmine", non cerca colluttazioni e conflitti a fuoco con i delinquenti e, cosa più unica che rara, va d'accordo con moglie e figlia. Qualche leggero attrito solo con il genero spagnolo. Sotto tale aspetto è da considerarsi anomalo ma è tutt'altro che noioso, grazie alla scrittura scorrevole e briosa di Ricciardi a cui piace inserire nei romanzi riferimenti classici pertinenti, strizzando l'occhio ai lettori colti con cui instaura una specie di complicità culturale. Anche se l'editore non lo avesse evidenziato sulla copertina del libro, si intuirebbe che lo scrittore è un professore in materie classiche.
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http://www.lastambergadeilettori.com/... -
Non è un brutto libro, ma lo definirei piuttosto scialbo. La trama può andare, ma la narrazione è poco avvincente; la scrittura è godibile, ma i personaggi senza spessore. Tutto sommato non mi convince, un giallo è cosa seria!
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Molto bello e coinvolgente. Mi piace questo Ponzetti, commissario filosofo, pacato e mai volgare. Una bella trama, che ti porta ad un finale (quasi) inaspettato. Consigliato.