Uno, nessuno e centomilaL'esclusa by Luigi Pirandello


Uno, nessuno e centomilaL'esclusa
Title : Uno, nessuno e centomilaL'esclusa
Author :
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ISBN : 8840369368
ISBN-10 : 9788840369365
Language : Italian
Format Type : Paperback
Number of Pages : 304
Publication : First published January 1, 1993

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Uno, nessuno e centomilaL'esclusa Reviews


  • Roberto


    Realtà virtuale

    Ciò che gli altri vedono in noi non dipende da noi, ma da chi ci osserva, ci giudica e ci definisce.
    E' chi guarda, che definisce cose e persone.

    Facile sentirsi incompresi e inadeguati.
    Facile essere fraintesi.
    Facile vedere le cose quotidiane in modo diverso dagli altri.
    Facile avere punti di vista diversi sul medesimo argomento.

    Mi si fissò il pensiero ch'io non ero per gli altri quel che finora, dentro di me, m'ero figurato d'essere.

    Se pensiamo di essere diversi da come ci vedono gli altri, ciascuno a proprio modo, come siamo veramente? Chi siamo veramente? Ci conosciamo a fondo? Siamo come ci sentiamo o come gli altri ci vedono?

    "Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile"

    Come possiamo capire le parole se:

    le parole, per sé, sono vuote? E voi le riempite del senso vostro, ne dirmele; e io, nell'accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d'intenderci; non ci siamo intesi affatto.

    Ironico, cervellotico, profondo; sempre interessante, Pirandello.

  • Rotaru Eugenio

    "...tutto ciò che di noi si può immaginare è realmente possibile, ancorché non sia vero per noi. Che per noi non sia vero, gli altri se ne ridono. E' vero per loro. Tanto vero, che può anche capitare che gli altri, se non vi tenete forte alla realtà che per vostro conto vi siete data, possono indurvi a riconoscere che più vera della vostra stessa realtà è quella che vi danno loro."

  • la.biblioteca.di.laris

    "Uno, nessuno e centomila" di Luigi Pirandello.
    Questo libro mi ha permesso di vedere le persone, la vita e il mondo sotto un altro punto di vista. Un punto di vista del tutto nuovo secondo il quale ognuno di noi non riuscirà mai a vedere chi è realmente né dal proprio punto di vista né dal punto di vista degli altri. Concettualmente è esattamente ciò che l'autore ha voluto esprimere nel titolo stesso.
    All'interno dell'opera ritorna al contempo il concetto di "maschere" a cui l'autore è particolarmente legato: maschere che ognuno utilizza nella propria vita in tutte le differenti situazioni e con le quali tende a farsi riconoscere dagli altri in ambienti personali e in relazioni sia amichevoli che lavorative. Ritorna anche il concetto di pazzia come unica via di fuga da un mondo che spesso non ci soddisfa e non ci vede reali al cento per cento.
    È un libro che richiede tempo, non tanto per la lettura quanto per la comprensione di ogni pagina che il lettore deve rendere sua in ogni sfumatura.
    Il tutto è reso oltre che interessante anche piuttosto divertente e scorrevole per via del metodo utilizzato da Pirandello stesso, che tende a scrivere personali riflessioni (dal punto di vista del protagonista) in modo scherzoso e anche alle volte contraddittorio parlando direttamente al lettore e rendendo per questo il suo pensiero ancora più personale e quasi instaurando una vera e propria conversazione con il lettore trascrivendo quelli che potrebbero essere i suoi pensieri e le sue domande a riguardo.
    Uno, nessuno e centomila ci dice chiaramente di non bloccare la nostra vita nel tentativo di vederci, di studiarci, di memorizzarci nel tentativo di capire come ci vedono gli altri perché in fondo ogni persona diversa da noi avrà una diversa visione di noi stessi che è al contempo diversa dalla nostra stessa percezione... un po' come se fosse inutile specchiarci e memorizzare le nostre espressioni per ore intere pensando di apparire agli altri esattamente come ci vediamo noi stessi... il che trovo sia meraviglioso ed estremamente attuale in un mondo ormai fatto di sole immagini e apparenza.
    Consiglio a tutti una lettura di questo classico intramontabile.📄🍁

  • Mariella Rinaldi

    (UNO, NESSUNO E CENTOMILA)
    Personalmente ho trovato originalissima l'idea di fondo, ma la pesantezza del libro ne rende difficile ed ingiustamente stancante la lettura.

  • Simone Fred

    That book completely changed my mindset… no comment, a masterpiece.

  • Monika

    Come la scoperta di un piccolo difetto insignificante, finora mai notato, sul suo viso, innesca nel protagonista, Vitangelo Moscarda, una spirale di ragionamenti che lo portano alla consapevolezza di non essere per gli altri quello che lui è per sé stesso:

    “E io avevo intanto orrore dei suoi occhi che mi guardavano ridenti e sicuri; orrore di quelle sue fresche mani che mi toccavano certe ch’io fossi come quei suoi occhi mi vedevano […]”

    Da quel momento, Vitangelo Moscarda si abbandona ad un’ossessiva auto-analisi accompagnata dagli atti, percepiti dagli altri come vere e proprie follie, che lo conduce alla rivelazione di una identità molteplice, composta da centomila immagini che ciascuno degli altri si è fatto su di lui – di essere: uno, nessuno e centomila.

    Un libro che trascina il lettore dentro il groviglio di pensieri sull’identità scissa, mettendolo nella prima fila per assistere alla progressiva alienazione del protagonista:

    “Io ho perduto, perduto per sempre la realtà mia e quella di tutte le cose negli occhi degli altri, Bibí! Appena mi tocco, mi manco. Perché sotto il mio stesso tatto suppongo la realtà che gli altri mi danno e ch’io non so né potrò mai sapere.”

    Et il libro si chiude su una nota poetica:

    “[…] muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori”.

  • Marta

    4 solo per uno,nessuno e centomila

  • alessia

    5 ⭐

  • Gabriele Missaglia

    Vitangelo, o Gengé, è l'uomo comune, esattamente come noi. La sua storia, in maniera inappuntabile, mostra che siamo un'entità differente a secondo del nostro interlocutore; e che in questo contesto parlare di identità, forse, non è la cosa più giusta, perché la stessa parola implica l'unicità (cosa che se si è centomila, insomma!). Ora, è vero, non siamo unici ma frammentati. Il punto è capire se è una cosa così negativa. La mia personale opinione mi spinge a dire no; l'essere centomila, innanzitutto, è più verosimile se consideriamo che l'uomo è una sorta di (mini) universo: un po' come diceva Spinoza, tutto ciò che è umano, mi appartiene. In secondo luogo, il fatto di avere più sé è anche vantaggioso dato che, in questo modo, abbiamo più "strumenti" per interagire con l'altro e con la realtà.
    Ora cosa c'entra questo ragionamento con la recensione? Beh, quanti libri vi costringono a ragionare su voi stessi in questo modo? Se ritenete tale caratteristica importante nelle vostre letture, allora vale la pena dargli una chance o rileggerlo, che non fa mai male. Big up!

  • Marco Matteoli

    “...poiché ciascuno di noi era parecchi, si trattava già di molta gente...” CIT. G. Deleuze
    ⠀⠀
    Un libro entrato nei classici della letteratura italiana, che pone moltissime domande filosofiche e psicologiche circa “chi sono io? Chi è l’altro? Come vengo visto dagli altri?”
    ⠀⠀
    Già dalla prima pagina, il protagonista Vitangelo Moscarda viene colto dal dubbio che la percezione che lui ha di se stesso sia in realtà diversa da quella che gli altri hanno di lui.
    Il tema del nome e il tema dell’identità sono quelli che vengono proposti all’interno del libro, la battaglia che Vitangelo porta avanti per cercare di modificare la percezione che gli altri hanno di lui, ma presto o tardi si accorge che essere preso per pazzo è l’unico risultato ottenuto.
    Il protagonista cerca in tutti modi di distruggere la sua vecchia maschera, ma arriverà poi alla conclusione di essere la somma di 100.000 maschere e al tempo stesso nessuno.
    L’unico modo per fuggire alla trappola del nome sembra essere la follia, per poter essere sia uomo che albero, che nuvola, che libro che vento.

  • Góczán Judit

    Sohasem választottam volna, ha nincs egy olvasás-kihívás a Nobel-díjasok köréből. Azt hittem, nehezen fog menni és szenvedni fogok a sok agyalgástól. Eltartott egy ideig a ráhangolódás, de utána a minimális cselekmény-vonal már magával sodort. Izgalmas önelemzés, melyet bármelyikünk elvégezhet saját magán élete folyamán. A klasszikus "ki vagyok én" témáját boncolgatja, de nem a lenyomatot, hogy mit hagyunk magunk után, hanem a pillanatot, hogy mit jelentünk egymás számára. Olyan izgalmasan vezeti az eseményeket, mint egy krimi - az utolsó oldalakon is tartogat meglepetést. Előítéletek és szokások, pletykák és nézőpontok, érdekek és finom megfigyelések - ezek vagyunk egymás számára, de vajon, hol van az igazi ember, melyik az az ezer közül?

  • michi

    Libro senza dubbio molto interessante che personalmente mi ha molto coinvolto. Fa sorgere molte domande riguardanti il nostro io interiore e tratta soprattutto un tema tutt’ora molto attuale: come ci vedono e considerano gli altri.
    Anche se a volte alcuni passaggi sono complessi da seguire, vale sicuramente la pena leggerlo.
    Io mi vedo e conosco in un modo che gli altri non potranno mai comprendere; gli altri a loro volta mi vedono e conoscono ognuno in un modo diverso.
    “Sono un estraneo che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e io no”. Dunque sono centomila persone diverse per gli altri ma uno solo per tutti, in sostanza nessuno.

  • Mè

    Un libro che, per essere compreso a fondo, richiede del tempo per riflettere sulla molteplicità di spunti di riflessione che da’ in una pagina sì e l’altra pure,e questo rallenta la lettura (io dovevo fare una pausa ogni 10 pagine per mettere a fuoco tutte le informazioni di quelle pagine).È, però, un libro che ti resta dentro, che ti offre davvero tanti spunti di riflessione a cui non si può fare a meno di riflettere una volta terminato il libro. Libro molto molto bello.

  • Tom Avito

    Siamo ciò che pensiamo di essere o ciò che glia altri vedono. Molto spesso non è l'immagine riflessa nello specchio a palesare il "noi" ma le molteplici influenze che le personalità degli altri esercitano sulla nostra, creando mille volti diversi.

  • Chiara

    SINGOLI DI MOLTI.
    Fondamentale capire e accettare il significato di questo libro.
    Pubblicato nel dicembre del 1925 sotto forma di romanzo a puntate nella rivista La Fiera Letteraria, ti fa capire come ad oggi nulla sia cambiato. Anzi.

  • Camila Buturi

    Non vuole avere più nessun nome,
    perché non vuole più essere nessuno

  • YotiZf

    Magnifico! E un libro che fa riflettere sul mondo interno e esterno

  • Toglietemi tutto, ma non i miei libri

    Recensione:
    https://chelibroleggere.blogspot.com/...

  • Lana Laura

    For school

  • Monica

    4.5 ⭐

  • Alda

    The most relatable book with my 6-year old self

  • Marco

    Bello con riserva. Se si rifacesse una nuova versione tagliando un 80-100 pagine ne guadagnerebbe molto. Adoro Pirandello ma se questo libro vi annoia un poco come a fatto con me vi consiglio: Giovani e vecchi !

  • ♡ Sunflower ♡

    Molto bello