La gatta magica by Mathilde Bonetti


La gatta magica
Title : La gatta magica
Author :
Rating :
ISBN : -
Language : Italian
Format Type : Kindle Edition
Number of Pages : 69
Publication : First published October 7, 2010

Una dolce avventura per chi ama la natura, gli animali e la magia!


La gatta magica Reviews


  • ✨Jinglemarco✨


    *Non tutte le fiabe hanno origine in secoli passati, sono state tramandate di persona in persona, come un piccolo dono se offerto dalla nonna al nipote, o come burla nei confronti dei contadini da parte dei fratelli Grimm, oppure ancora riunite in una raccolta, cosa che per esempio fece Hans Christian Andersen (a proposito, la mia preferita è La regina delle nevi). Alcune sono state ideate, poi messe nero su bianco attraverso il battito dei tasti di un computer e infine pubblicate per diffonderle a più bambini possibili, o anche per chi dell’infanzia conserva il dolce ricordo e il vivo ed ingenuo interesse (me, per esempio). Il tutto, in una forma artistica davvero entusiasmante, corredata da immagini così fedeli al testo da costituire una simbiosi quasi perfetta. Le persone che scrivono questi racconti (e che li illustrano, aggiungerei), sono certamente dotati di quella sensibilità e quella disponibilità di abbandono alla fantasia necessarie a un’artista per creare una sua degna creazione. E io, che proprio a questo tipo di opera sogno di dedicarmi in futuro, e che di un po’ di sensibilità mi sento ricco, non ho potuto fare a meno di entusiasmarmi all’idea di poter leggere una di queste fiabe moderne, e neanche di apprezzarla in larga misura.

    In questo caso sto parlando del racconto in più puntate delle avventure di una gatta speciale, in un certo senso magica, con il potere di rallegrare, di confortare e di sostenere la ragazza umana che la accudisce, e non solo. La gatta si chiama Fantàsia e la sua padrona Lunadea. La loro ideatrice si chiama Mathilde Bonetti, un’anima creativa e dalle tante passioni, tra cui il canto, il pattinaggio e, ovviamente, gli animali; il loro disegnatore si chiama Marco Albiero e secondo me ha una mano bravissima. Ognuna delle due -gatta e ragazza- ha bisogno dell’altra, e insieme sanno trascorrere situazioni divertenti, rese tali anche grazie all’apporto della dolce (e magica) felina. Magica perché è nata nel bosco fatato e incantato della fantasia che è stato prestato come ambientazione alle fiabe più appassionanti, abitato dalle creature del Piccolo Popolo, direttamente sbucate dai racconti irlandesi. Tra fate artiste e ribelli, elfi raffinati e un po’ bizzarri, civette sapientone, la micina è stata data alla vita in una notte buia a velata di quella nebbia immancabile in una situazione di mistero. Subito le creature fatate le offrono i loro doni, che la rendono speciale. E poi la gattina è anche dolce, perché non giudica nessuno dal suo aspetto (o, se lo fa, ha le sue buone ragioni) e dispendia affetto a tutti.
    Questa origine particolare di Fantàsia mi ha ricordato l’infanzia di Babbo Natale, così com’è raccontata nel racconto Vita e avventure di Babbo Natale (che consiglio) dello scrittore americano Lyman Frank Baum, lo stesso della serie Il mago di Oz. Il piccolo Claus è animato dagli stessi sentimenti della gatta, forse anche perché come lei è stato allevato da creature leggendarie.

    Quando Fantàsia incomincia ad adempire al suo scopo, ovvero il portare i buoni sentimenti nel mondo, fa l’incontro con personaggi meno fatati, ma altrettanto simpatici e divertenti: uno fra tutti, l’obeso Otto il prociotto, un’allegra palla di pelo. Ma anche un carlino, un’iguana, dei bambini della scuola elementare, il ragazzo ideale –forse- di Lunadea. Il secondo capitolo della storia finisce con un matrimonio. Per sapere come continuerà, non resta che attendere il terzo episodio della serie.

    Consiglio la lettura di questi libri a tutti i bambini e le bambine sognatori/ici, ma anche a coloro che sono un po’ cresciuti, perché per ridere davanti al racconto di un procione sempre affamato e sempre in cerca di cibo non esiste un limite d’età. Così come l’affetto nei confronti dei gattini, o degli altri animali, non si estingue mai. E una bella storia è accessibile a tutti i sognatori e i sensibili.
    E, ancora una volta, come non trovare irresistibili queste immagini?*

  • Riccardo Mainetti

    A volte gli scrittori o, come in questo caso, le scrittrici si conoscono, o meglio s'incontrano, quando meno ce lo si aspetta. Ieri sera infatti ero all'oratorio per assistere al saggio dei balli di gruppo quando tra le guest stars chiamate ad allietare la serata ecco spuntare Mathilde Bonetti. Ieri sera era presente, principalmente, per le sue indiscusse doti di ballerina di liscio, doti che l'hanno portata al raggiungimento di una delle classi massime di quella specialità. Durante un'intervista ma per la verità la cosa era emersa già in sede di presentazione ho scoperto che Mathilde è anche una scrittrice di libri per ragazzi. Io mi sono subito incuriosito e arrivato a casa mi sono messo a scartabellare al computer scoprendo, tra i libri suoi disponibili in formato ebook, proprio questo e cioè "La gatta magica".
    Si tratta della storia, incantevole e delicatissima, di Fantàsia, sì proprio scritto così, come il famoso Regno creato da Michael Ende nel suo romanzo "La Storia infinita", una gattina che, all'età di tre mesi, viene affidata a Lunadea, una giovane pittrice che la porta con sé nella propria casa. Già durante il viaggio in treno che porterà Fantàsia alla sua nuova casa questa magica gattina si farà notare riuscendo a calmare le smanie di una ragazzina che, forse per la stanchezza e la noia del viaggio, si era messa a fare i capricci. Arrivata nella sua nuova casa Fantàsia farà la conoscenza di un mondo fantastico, dei quadri tutti coloratissimi creati da Lunadea e di Otto, il procione, o meglio, come lo chiama la stessa Lunadea, il Prociotto, golosissimo e per questo motivo tendente alla pinguedine. Ho idea che la lettura del romanzo "La gatta magica" sia stato per me l'inizio di quella che Gino Paoli chiamerebbe "Una lunga storia d'amore". Perchè, diciamocelo chiaramente una volta per tutte, chi l'ha detto che le favole siano riservate ai bambini?!